Dott.ssa Caterina Foti
Psicologa - Psicoterapeuta
FAQ
Posso fissare un appuntamento via mail o sms?
No, l’appuntamento va fissato sempre tramite telefonata, in quanto il primo contatto telefonico può consentire allo psicologo di raccogliere informazioni utili e al paziente di capire se il professionista può fare al caso suo, a seconda della problematica per cui richiede aiuto. È possibile però chiedere informazioni sui colloqui (costi, durata, modalità di svolgimento ecc.) tramite mail o sms.
Cosa succede quando mi rivolgo ad uno psicologo?
Generalmente il primo contatto tra paziente e psicologo è telefonico, per fissare l’appuntamento in base alle reciproche esigenze e per permettere allo psicologo di raccogliere alcune informazioni preliminari rispetto alla difficoltà del paziente. Durante il primo colloquio lo psicologo procede all’analisi della domanda, per approfondire la problematica del paziente e comprendere le motivazioni che lo hanno spinto a cercare aiuto. I primi colloqui, di solito quattro, servono ad inquadrare la problematica nella sua globalità e a considerare la possibilità o l’utilità di un percorso psicoterapeutico. Per alcune persone i primi colloqui possono già essere risolutivi per superare il malessere e il blocco psicologico. Per altre invece la fase della consultazione è l’incentivo per proseguire con un lavoro terapeutico più profondo.
Quanto dura un percorso psicologico o di psicoterapia?
Non è possibile definire a priori la durata di un percorso psicologico o psicoterapeutico, per alcuni può durare qualche incontro, per altri mesi o anni, dipende da quanto è profondo e radicato il disagio e dalla motivazione personale. Ogni paziente necessita di tempi diversi, così come sono diversi i modi di ognuno per elaborare la sofferenza e rimarginare le ferite interiori.
Ci sono specifiche cosa da fare o dire quando vado dallo psicologo?
Lo psicologo fa firmare al paziente il modulo di consenso alla prestazione professionale, necessario per poter avviare un percorso. Per il resto basta essere se stessi, il più possibile. Non ci sono cose giuste da dire o da fare, si è accolti per come si è e soprattutto non si viene giudicati.
Se sono minorenne posso andare dallo psicologo senza il permesso dei genitori?
No. Lo psicologo deve necessariamente avere il consenso firmato da entrambi i genitori in presenza, per poter lavorare con un paziente minorenne. Per questo il primo colloquio è sempre e solo con i genitori, se il paziente è un bambino o un adolescente. Una volta che lo psicologo ha ottenuto il consenso scritto di entrambi i genitori, un paziente adolescente può anche recarsi in autonomia presso lo studio o lasciare lo stesso al termine della seduta, previa autorizzazione degli stessi (è opportuno però che venga accompagnato dai genitori almeno per il primo colloquio). Se invece il paziente è un bambino, i genitori devono impegnarsi ad accompagnare e andare a prendere il figlio/a al termine di ogni seduta, nel rispetto degli orari concordati.
Un genitore può portare il figlio minorenne dallo psicologo senza il consenso dell’altro genitore?
No, è obbligatorio che entrambi i genitori firmino in presenza il consenso informato, se entrambi esercenti la responsabilità genitoriale. In caso di separazione conflittuale, lo psicologo provvede ad effettuare colloqui separati, per consentire ad entrambi i genitori di esporre il proprio punto di vista sulla problematica del figlio e di firmare il consenso informato. Anche in caso di affidamento esclusivo, il genitore non affidatario deve essere informato rispetto alla prestazione e prestare il proprio consenso.
Solo in caso di affidamento super esclusivo, in cui un giudice autorizza, tramite decreto del tribunale, un
unico genitore ad esercitare la responsabilità genitoriale nell’interesse del minore, il genitore suddetto può portare dallo psicologo il figlio/a senza il consenso dell’altro.
Il primo colloquio è gratuito?
No, in quanto rappresenta un momento impegnativo e delicato, sia per il professionista che per il paziente.
È possibile usufruire di consulenze on line (videochiamata)?
Si, ma solo ed esclusivamente nel caso in cui si è impossibilitati a raggiungere lo studio per patologie mediche invalidanti, che comportano restrizioni dell’autonomia personale, se si vive all’estero o in una località che non consente di recarsi in studio a causa dell’eccessiva distanza. Anche per le restrizioni imposte dall’ emergenza Covid-19, che comportano la sospensione del lavoro in studio, è possibile avviare un percorso psicologico tramite videochiamata (Skype o WhatsApp) o portare avanti con questa modalità un percorso già avviato in presenza. Prima di iniziare una consulenza on line con un nuovo paziente, lo psicologo invierà al paziente il modulo di consenso informato, che deve essere restituito firmato via mail prima del primo colloquio. La consulenza on line deve essere pagata tramite bonifico bancario. Non è necessario firmare un nuovo consenso informato per consulenze on line che rappresentino la prosecuzione di un percorso già precedentemente avviato in presenza, per cui era stato già ottenuto il consenso secondo le modalità consuete.
Quanto costa un colloquio psicologico/seduta di psicoterapia?
Il colloquio clinico/seduta di psicoterapia individuale ha un costo di 70 euro, quello di coppia 90 euro.
Quanto dura un colloquio psicologico/seduta di psicoterapia?
Un colloquio/seduta individuale dura 50 minuti, un colloquio/seduta di coppia 75 minuti.
Come posso provvedere al pagamento?
Per poter detrarre la spesa come sanitaria è necessario effettuare un pagamento tracciato (bancomat, carta di credito, assegno, bonifico bancario).
Che differenza c’è tra psicologo e psicoterapeuta?
Lo psicologo è un professionista laureato in Psicologia che, dopo aver superato l’esame di stato, si è iscritto al rispettivo albo professionale regionale. Lo psicologo svolge attività di prevenzione, diagnosi, abilitazione e riabilitazione, sostegno psicologico, rivolte alla persona, al gruppo o alla comunità oppure svolge attività di ricerca, sperimentazione e didattica in ambito psicologico.
Lo psicoterapeuta è uno psicologo o un medico, che ha conseguito un’ulteriore specializzazione in Psicoterapia (presso una scuola quadriennale riconosciuta dal MIUR) ed è iscritto all’elenco degli psicoterapeuti dell’albo professionale regionale. Si occupa della cura del disagio personale/esistenziale/relazionale e/o di disturbi psicopatologici di diversa entità, che si manifestano con sintoni lievi o sintomi più invalidanti, che possono causare un blocco evolutivo nell’individuo, determinare pattern comportamentali disfunzionali ripetitivi e compromettere la qualità della vita.
Lo psicologo/psicoterapeuta può somministrare farmaci?
No, in quanto lo psicologo non è un medico. Qualora ne ravveda la necessità, lo psicologo può inviare un paziente ad uno psichiatra, che in quanto medico, iscritto al rispettivo albo professionale regionale e specializzato in psichiatria, può somministrare o gestire una terapia farmacologica. Solo uno psicoterapeuta che sia anche iscritto all’Ordine dei Medici, può eventualmente somministrare ad un paziente anche una terapia farmacologica.
Dott.ssa Caterina Foti
Psicologa, Psicoterapeuta a Carate Brianza e Desio (MB).
N. Ordine Psicologi della Lombardia 03/9153
Per informazioni: caterina.foti30@gmail.com
Per appuntamenti: 3398184178
È vietata la riproduzione.